COMUNICATO STAMPA
Una Babilonia
di azione, musica e danza
Sabato la performance di Aurelio Gatti e Marcello
Fiorini
Palermo, Palazzo Riso, sabato 5 aprile ore 21
http://contemporaneosensibile.blogspot.it;
www.palazzoriso.it
Una
ricerca sulle infinite e alchemiche discordanze tra corpo, azione e
musica generano una dinamica nuova‚ totalmente estranea agli
elementi generativi eppure intimamente collegata con questi. Lo
spettacolo di musica e danza “Babilonia”,
una produzione Hystrio e MDA Produzioni Danza, debutta
sabato 5 aprile alle ore 21 al Museo Riso di Palermo
per Contemporaneo sensibile,
la rassegna dedicata ai nuovi linguaggi della scena organizzata dalla
direzione del Museo d’arte contemporanea della Sicilia Palazzo
Riso, Capuantica Festival, Estreusa e Circuito Danza Lazio, in
collaborazione con Teatri di pietra e Una danza in Sicilia.
Da
un’idea del virtuoso fisarmonicista classico e compositore Marcello
Fiorini “Babilonia” è stato concepito
partendo dal suo significato nella mistica di derivazione biblica,
ovvero una metafora utilizzata per definire una società‚ uno stato
o un'istituzione che assomma in sé ciò che è considerato negativo
nella natura umana (meticciaggi, diversità, intraducibilità) e che
in qualche maniera evoca il Caos, allorché tutti i linguaggi si
mischiano e diventano incomprensibili l'uno all'altro.
Secondo
i Veda (antichissimi testi sacri dei popoli arii)‚ il Caos non è
un misterioso disordine cosmico che ci attende nel profondo
dell'universo, e nemmeno un magmatico oceano di lava che ribolle
minaccioso accanto al cuore della terra, ma è l'illusione di questa
realtà‚ il continuo gioco tra desiderio e sofferenza che costella
e soggiace alla trama della vita.
Attraverso
questa visione, il Caos sarebbe quindi nella nostra percezione‚ nel
credere ai nostri sensi‚ che le cose abbiano senso, un senso che
con tutta probabilità‚ invece‚ ci sfugge.
Sono
questi i pensieri che hanno dato vita al progetto nato dall'incontro
tra Marcello Fiorini e il coreografo Aurelio Gatti‚ una ricerca su
quelle infinite e alchemiche discordanze tra corpo‚ azione e musica
che nel complesso generano una dinamica altra‚ nuova‚ totalmente
estranea agli elementi generativi, eppure intimamente collegata con
questi. Dalla dinamica musicale nasce il movimento, che piano piano
si affina fino a diventare danza. In scena le danzatrici
Rosa Merlino Monica Camilloni (che firmano
anche le coreografie) e Carlotta Bruni.
Le musiche originali,
eseguite dal vivo, sono di Marcello Fiorini,
la regia di Aurelio Gatti.